Si è chiusa nel pomeriggio di sabato 17 settembre, con l’assegnazione del premio intitolato all’architetto Simonetta Bastelli, a San Venanzo, la quarta edizione del festival “Architettura e Natura” promosso dal Comune in collaborazione con la facoltà di architettura dell’Università La Sapienza di Roma e l’associazione Simonetta Bastelli.
Diffondere la cultura del paesaggio è stato anche quest’anno lo scopo perseguito dalla manifestazione che, intorno al premio internazionale, articola una serie di eventi collaterali come workshop, convegni, iniziative artistiche, culturali e ricreative per “dialogare su un tema tanto importante quanto quello del Paesaggio in tutte le sue sfaccettature”.
“L’edizione di quest’anno incentrata sul tema ‘La campagna in città, la città in campagna’ – ha affermato il sindaco Marsilio Marinelli – ha riscosso un indubbio successo portando a San Venanzo numerosi studiosi, professionisti e luminari nel campo paesaggistico e culturale italiano e internazionale. Da segnalare gli interessanti spunti offerti dal workshop stanziale effettuato nella frazione di Poggio Aquilone e che quest’anno si è incentrato sulla nuova valorizzazione del parco Sette Frati del monte Peglia con i casali del demanio regionale. Molte anche le iniziative artistiche che hanno valorizzato il festival come, ad esempio, l’allestimento nel parco comunale di Villa Faina di istallazioni scultoree, tra le quali un’opera di Roberto Domiziani”.
La quarta edizione del festival è stata caratterizzata anche dal conferimento della cittadinanza onoraria, da parte del Consiglio comunale riunitosi in seduta straordinaria, al professor Achille Maria Ippolito, docente di architettura alla Sapienza e vera anima del festival Architettura e Natura. “Un gesto – ha spiegato il primo cittadino – con il quale tutta la comunità di San Venanzo riconosce all’ideatore e organizzatore di questo festival gli alti meriti culturali della propria attività e i risultati di valorizzazione e di promozione che questa manifestazione ha portato su tutto il territorio del nostro comune”.
A conclusione delle cinque giornate di lavori, si sono tenute le premiazioni sia del Premio Internazionale che del Workshop. Il Premio, diviso in 4 categorie (Professionisti, Giovani, Tesi di Laurea e Studenti), vedeva una giuria composta da Alessandro Ridolfi (Presidente Ordine degli Architetti di Roma), Marsilio Marinelli (Sindaco di San Venanzo), Roberto Cherubini (Sapienza-Università di Roma), Ferruccio Della Fina (Vicepresidente Ordine degli Architetti di Terni), Enrico Falqui (Università di Firenze) Mario Pisani (Università degli Sudi di Napoli 2), Daniela Proietti (Consigliere Fondazione Almagià).
Per la categoria Professionisti il lavoro premiato è stato quello di Michelangelo Pugliese (in collaborazione con Fortunato Barreca e Antonella Benigni) , per i giovani Iskra Duric (con Lekic Slavko e Tomic Dusan) , per le tesi di laurea Simona Russo , mentre per la categoria studenti la vincitrice è stata Elisa Focone. Numerosa è stata anche la partecipazione degli alunni della scuola primaria e secondaria e molti disegni sono stati premiati.
Inoltre, quest’anno è stato attribuito dalla famosa designer Marta Laudani un premio speciale per il miglior progetto eseguito da una donna, vinto dalla Paesaggista Eleonora Tomassini. Sono state effettuate anche le valutazioni e premiazioni dei lavori del Workshop che quest’anno aveva per tema la valorizzazione dell’area del Monte Peglia. La giuria (composta dal Vicesindaco di San Venanzo Stefano Posti, da Enrico Bartoletti del Servizio Provveditorato Gare e Contratti della Regione Umbria, da Rosalba Belibani della Sapienza-Università di Roma, da Maria Castrillo Carreira del Team Mecanoo Architecten Rotterdam, da Luigi Latini della Fondazione Benetton e del IUAV di Venezia, dal Dirigente al Servizio Patrimonio Regione Umbria Umberto Piccioni e da Agnese Vescovo della Pro Loco di San Venanzo), è stata chiamata a giudicare i lavori di 5 differenti gruppi i cui documenti erano incentrati sull’area del Monte Peglia, con particolare attenzione al Parco dei Sette Frati ed alla rete dei casali demaniali.
Ad ogni gruppo di lavoro è stato assegnato un Tutor (Antonella Valentini dell’Università di Firenze, Andrea De Matteis del Politecnico di Milano, Carmela Canzonieri dell’Università Kore di Enna, Alessandra Capanna della Sapienza di Roma e la paesaggista Cristiana Costanzo, Vice Presidente Aiapp Lazio) con cui i gruppi hanno sviluppato un progetto contenente una seria di interventi possibili per la valorizzazione dell’area. Il lavoro premiato è stato quello del gruppo coordinato da Cristiana Costanzo, dal titolo Linking.
Filo conduttore della cinque giorni è stato il Convegno Internazionale in cui si è dibattuto ed approfondito il tema di fondo. Numerosi sono stati gli interventi di ospiti nazionali ed internazionali tra cui accademici e professionisti del settore, oltre all’architetto paesaggista portoghese João Ferreira Nunes, dello Studio di Architettura Paesaggista PROAP di Lisbona e Perry Maas del prestigioso studio West8, Urban Design & Landscape Architecture di Rotterdam. Tantissimi sono stati, inoltre, gli eventi collaterali ad “Architettura e Natura 2016” rivolti ai partecipanti ed al pubblico presente; tra queste la mostra collettiva dal titolo “Interno di Paesaggio” curata da Romina Guidelli, con l’esposizione delle opere di Marazzi, Marrone, Masini, Fiore Pittari e Trappolini; la mostra di disegni e collage di Carlo Prati dal titolo “Terso Paesaggio”; l’installazione permanente di Lidia Scalzo dedicata alle “fiabe italiane di Calvino”; lo spettacolo teatrale di Valerio Apice e Giulia Castellani dal titolo “Pinocchio siamo noi”, realizzato dal laboratorio teatrale per aduli “Teatro e persona”; il giardino botanico di Chiara Sottosanti ed i lavori artistici di Roberto Domiziani.
Qui, il video che sintetizza l’edizione 2016.